Questa relazione funziona quando il 50% di chi ne entra a far parte, ha giocato entrambi i ruoli. Ha aiutato e si è lasciato aiutare. Le due parti sono strettamente funzionali alla crescita personale e al processo di consapevolezza di sé.

Personalmente alterno ancora oggi le due fasi quando è necessario. Ciò dipende da quanto conosci te stesso e da quanta disponibilità dai alla Vita, di mostrarti quei pezzi del puzzle che da solo non saresti in grado di scorgere o che richiederebbero troppo tempo per essere visti.

L’equazione può essere la seguente: Sei in grado di aiutare il prossimo tanto quanto riesci a farlo con te stesso! Immaginiamo di dover lavare i vetri di un grattacielo iniziando dal basso. Man mano che sali di piano, noti che la luce del sole è più forte e riesci a vedere più velocemente lo sporco.

Alla stessa stregua, all’inizio del proprio cammino inizi magari a frequentare seminari, leggere libri, svolgere delle pratiche. Un po’ alla volta che questi “mezzi” accrescono la tua consapevolezza, ti accorgi che esiste una relazione diretta con la Vita. Più sali di piano e maggiore è l’afflusso di coscienza e di chiarezza di dove sei e dove stai andando.

Un giorno ad un tratto fai una scoperta sconcertante! Che il viaggio che anni fa avevi intrapreso, quella destinazione, sei proprio tu.

Tu che in quell’attimo comprendi che eri già lì dove avresti voluto essere tanto tempo fa. E nel tuo cuore si scioglie una intensa sensazione di calore e subito dopo ti commuovi. Ti senti amato come non mai e non hai fatto niente per esserlo! Ed il segreto è proprio questo! Non c’è nulla da fare!

Quando ti trovi davanti a una persona che desidera essere ascoltata, tu sai che ci sono tante parti di lei che desiderano essere viste. Molte di esse sono in netto contrasto tra di loro, in conflitto. Ascolterai i suoi racconti, le emozioni che l’ accompagnano e tutto quel “sottofondo” che costruisce forme pensiero e che delineano le mille sfaccettature di una personalità.

Non esiste una regola o un protocollo da seguire. Ognuno ha la sua esperienza. Molto dipende dalla natura del proprio “bagaglio da mollare”!

Può essere più o meno pesante e nonostante possa essere piuttosto ingombrante, ne ignoriamo l’esistenza. Ecco perché è necessario rivolgersi a qualcuno che abbia una certa esperienza nel facilitare questi processi.

La regola è: Se non vedi tu, vedo io con te! Il lavoro fondamentale è proprio quello di portare alla luce tutto ciò che è stato sommerso perché etichettato inconsapevolmente come “alieno”!

Ogni emozione, pensiero, sensazione, ricordo ha bisogno di prendere il suo posto, occorre “ordine”! Occorre rieducare la propria mente a riattraversare molte delle sue false identità alle quali sono “appiccicate” ferite profonde che toccano l’anima e che non ci lasciano percepire che sei sempre tu la via di uscita.

Oggi posso affermare con forza e gioia che la chiave è sempre la stessa: L’Amore! Se oggi mi guardo indietro vedo un ragazzo diventato uomo che attraverso i suoi drammi, cercava di strappare un po’ di quell’amore senza rendersene conto.

Ho elemosinato disperatamente affetto rendendomi oltremodo disponibile, rasentando la sottomissione. Non riuscivo ad uscire fuori e a capire l’origine di tanto dolore. Ma il mio desiderio di crescere interiormente è sempre stato autentico. Ad ogni “Invito” della Vita, non mi sono mai tirato indietro.

E passo dopo passo sono arrivato fin qui a raccontare tutto questo. Troverai spesso dietro le mie parole, una connotazione di saggezza. Solo per il fatto che quello che ti sto dicendo io l’ho sperimentato veramente sulla mia pelle! E non ha fatto sempre bene. La questione è: Qual’ é la tua reale posizione?

Quando hai fatto abbastanza ordine in te stesso e sei in grado di riattraversare parte delle tue ferite serenamente, vuol dire che hai sviluppato la capacità di essere un “Testimone”!

Questa è la seconda chiave per liberarsi delle proprie illusioni. La posizione di testimone è quella condizione di imperturbabilità necessaria a osservare i nostri conflitti senza esserne identificati. Come dice il maestro Mooji: “Credi di essere i tuoi pensieri che come nuvole vanno e vengono. La tua reale posizione è il cielo nello sfondo, sempre immobile e immutabile!”

L’amore è quella forza che ti autolegittima a prendere tutto di ciò che credi di essere e a integrarlo in un qualcosa di più grande. Perdonarsi non è più un passaggio necessario, in quanto ti accorgi che non c’era proprio nulla di sbagliato. L’Amore non separa, non si fa un’idea e ne del suo contrario.

L’Amore è come un tipo che gira per strada, che indossa occhiali da sole con lenti colorate, vede tutto di un solo colore! All’Amore non puoi chiedere di mostrati la strada a modo tuo. L’Amore segue leggi che ignoriamo e quando lo fai entrare nella tua vita, non sei più lo stesso!