“L’AMORE E’ VIBRAZIONE, CHE PORTA LA TUA CONSAPEVOLEZZA FIN NEL CUORE DELLA DIVINITA’, NEL PUNTO DI EMANAZIONE DEL SUPREMO AMORE, DI QUELL’AMORE CHE CREA E CREA PER SE STESSO, AFFINCHE’ VI SIA UN SE CHE AMI SE STESSO.” cit.
Queste parole mi sono state donate da una persona con la quale condivido un profondo senso di appartenenza. Uno senso di devozione, di ricerca, di affetto e retaggio spirituale.
Quando da giovanissimo mi sono ritrovato in India ai piedi del mio Maestro per la prima volta, ho capito che la mia sete d’ Amore, aveva trovato una inesauribile fonte.
Non mi sono mai sentito amato come in quei momenti. I Suoi insegnamenti mi stavano guidando verso una potente consapevolezza: “Noi siamo come gocce dell’Oceano!”
In quel periodo della mia vita è stato importante trascorrere molto tempo nella contemplazione del divino. Questo avveniva attraverso letture, meditazioni, incontri con altri devoti.
La mia mente si stava abituando ad accettare che qualcosa di ben più ampio e luminoso, si nascondeva dentro la mia coscienza, lì da qualche parte. Contemplare una forma divina mi ha aiutato ad entrare in contatto con il centro del mio cuore. Ogni preghiera o meditazione erano un forte impulso o vibrazione di Amore.
Mi stavo rendendo conto che quello che stavo sperimentando non era fuori di me ma era espletato al mio interno. Non sentivo amore, IO ERO AMORE! Questo ha cambiato molte cose. La prima è che l’Amore non è un’emozione o una sensazione. E’ semplicemente un’esperienza vera!
L’incontro con l’Amore
Descrivo di seguito la prima volta che ho fatto questa esperienza: Avevo diciotto anni e mi trovavo nella mia stanza dedicata alla preghiera. Ero solito prima di recarmi a scuola, recitare dei mantra e praticare la meditazione.
Quella mattina però inaspettatamente mentre contemplavo assorto il divino nella forma universale della luce, ho perso completamente la percezione del mio corpo fisico! Ero lì, immerso nell’immenso splendore di una indescrivibile beatitudine! In quell’istante senza spazio e senza tempo, ero consapevole di non essere separato da quella luce, tutto era percepito in quell’attimo presente.
Quella forza, quell’Amore erano così immensi che sono scoppiato a piangere. In quel momento sono tornato in quella porzione di spazio-tempo nella mia stanzetta. Ero molto scosso e pieno di gratitudine, perché in quel momento sentivo che mi era stata concessa una Grazia divina!
Successivamente sono arrivate altre esperienze simili e mi sono reso conto che, in realtà non si trattava di grazie concesse. A mio avviso ciò accade quando, lasciandoti andare all’Amore Divino, man mano che ne fai l’esperienza, ti rendi conto che esso sgorga dal tuo interno e che quindi sei TU ciò che stai sperimentando!
Tutto è transitorio
In molte culture questa esperienza trascendentale viene chiamata: Samadhi, Satori, Nirvana o semplicemente Estasi divina.
Non è stato per me semplice, collocare queste esperienze nella vita di tutti i giorni. E’ occorso molto tempo per accettare il fatto che, la mia vita non è solo una esperienza trascendentale.
Si tende a commettere l’errore di scambiare il mezzo per lo scopo. Ho capito che anche quelle esperienze sono transitorie. Sono sicuramente molto importanti e indicative per chi fa un percorso spirituale. Bisogna saper valutare le varie opzioni, rimanendo sempre un po’ al centro delle cose.
Oggi il mio centro è l’essere consapevole che qualsiasi sia il mio presente, posso scegliere di amarmi incondizionatamente. E’ proprio l’atto di restare in questo Amore quotidianamente, che mi fa sperimentare chi sono veramente….una piccola goccia di quell’immenso oceano chiamato AMORE!