Quante volte hai pensato di non essere pronto. Ti senti dire che non hai il carattere giusto, il giusto atteggiamento. Che non rispecchi affatto il modello ideale, per incarnare qualità e virtu’ necessarie per sviluppare un progetto o altro. E tu ci credi.
Allora cerchi di comportarti diversamente dando seguito al giudizio che gli altri hanno su di te e sulla tua vita. Nel tempo ti ritrovi ad essere come la tela di Penelope, di giorno ti sembra che l’immagine ideale di te sia a buon punto, ma poi qualcosa accade e al ritmo del calare della notte, tutto svanisce!
Credi che per essere legittimato ad iniziare una nuova fase della tua vita, hai bisogno di fare e di dire sempre la cosa giusta. Ma non ti accorgi che ti stai allontanando sempre più dalla cosa più preziosa: te stesso!
Il momento per il quale tanto ti stai dimenando che sancisce il benestare del mondo, l’attimo nel quale ti verrà detto, sei pronto ti seguiremo e ti ascolteremo, non arriva mai! Spesso mi è stato detto: Ma tu cosa vuoi insegnare agli altri. Guarda la tua vita, non sarai mai un esempio per il prossimo!
L’effetto che aveva questo giudizio era il generarsi di uno stato di immobilità. Ma in realtà la vita mi stava mostrando attraverso le persone a me vicine, l’idea che avevo di me stesso e di quanto sia importante essere resilienti. La mia domanda adesso è la seguente: Quante versioni di te stesso conosci? Personalmente posso risponderti così: Sono tantissime!
La Personalità
Prendiamo la nostra personalità. Essa ha delle caratteristiche, possiamo parlare di carattere oppure temperamento. Il comportamento e l’atteggiamento di un individuo dipendono soprattutto dal proprio bagaglio sociale e culturale e dal contesto familiare. Ma quante volte ci ritroviamo a cambiare la nostra personalità. Quante volte ci sentiamo dire: Non sei più lo stesso!
Questo a mio avviso dipende dal fatto che in realtà ciò che definiamo personalità non è altro che un riflesso di qualcosa di molto più profondo e grande che si muove all’interno di uno spazio che io definirei “Coscienza”.
Quando inizi a renderti conto di avere tante versioni di te che al contempo agiscono alternandosi nella tua vita, spesso questo ci manda in confusione. Questo perché ogni aspetto ha un suo grado di maturazione. Un po’ come quando hai tanti figli nati a distanza uno dall’altro di qualche anno.
Avranno esigenze e modalità di espressione differenti. Ma non per questo li amerai diversamente. Così vale per il modo nel quale ti percepisci dal punto di vista della personalità. Credi di essere una persona affidabile e responsabile, in tante occasioni e ambiti hai avuto conferma di questo, ma a volte ti capita di comportarti da perfetto incosciente. A questo punto ti giudichi fortemente perché senti di essere sbagliato e la stima di te che avevi fino a poche ore fa, va dritta sotto le suole delle scarpe. Questo capita a tutti e continuamente!
Emozioni e Resilienza
Un aiuto per comprendere gli ostacoli che ci allontanano dall’essere resilienti è sicuramente afferrare l’atteggiamento che di seguito ti descrivo: Occorre ricavarsi uno spazio personale nel quale fermarsi ed ascoltarsi.
Dare la possibilità a tutte quelle istanze nascoste come dubbi, insicurezze, idee causate da malintesi, di affiorare davanti alla tua coscienza. Uno spazio neutro, il momento presente, come quello in cui ti trovi adesso. Si proprio adesso, che stai leggendo queste parole. Lascia che le cose dentro di te non siano bloccate dal tuo giudizio, dalle il tempo di essere viste e di maturare.
Anche le nostre emozioni hanno bisogno di crescere come noi. L’abitudine che abbiamo di rifiutare determinate nostre emozioni o atteggiamenti, genera un circolo vizioso a lungo termine, giudicante e oppressivo di sottofondo. Non ci accorgiamo che pretendiamo da noi stessi di essere subito pronti, trascurando che l’ascolto personale è necessario e propedeutico all’inizio di qualsiasi impresa.
La presa di coscienza che personalmente metto in gioco per essere in pace con me stesso è: Io non sono i risultati del mio lavoro, non sono qualcosa che accresce o diminuisce in funzione delle scelte che opero o delle circostanze della mia vita. Io sono sempre e comunque io, non prendo forma ne sostanza da ciò che faccio, da ciò che penso da ciò che vivo. Io non sono nel divenire delle cose perché ciò che “Io sono” è sempre stato e lo sarà sempre!